Vorrei essere…

Non ho mai saputo davvero chi sono, se sono la persona giusta per vivere in questo mondo pieno di insidie. Da sempre avrei voluto essere qualcos’altro, qualcosa che rendesse più semplice vivere in questo mondo, ma cosa potrei essere? Non è certamente una scelta facile, ci vorrebbe un luogo appropriato che mi aiuti a riflettere. Il bosco, è il luogo perfetto, dove la natura si esprime libera e potente, dove l’aria pura aiuta a pensare, immaginare e rilassarsi.

Vorrei essere un albero di questo bosco, vivere all’ombra delle mie stesse foglie, ma il clima sta cambiando ovunque e anche la natura perde un po’ della sua potenza, gli incendi boschivi fanno il resto. Vorrei essere uno scarafaggio che vive tutta la sua vita ai piedi di questo albero, dicono che in caso di disastri nucleari sono gli unici che sopravvivranno, un piccolo scarafaggio in un grande bosco. Vorrei essere la pioggia, lei cade su tutto, cose, animali, uomini e piante, nessuno può sguggire alla pioggia, e nessuno può fermarla. Vorrei essere un pesce, i pesci sono gli unici che possono ripararsi dalla pioggia, ma un pesce viene mangiato da pesci più grandi, quindi meglio un pesce bello grosso, e se non ci fosse più acqua? Sarebbero i primi a morire.

Vorrei essere me stesso, è un privilegio che non mi può negare nessuno, almeno non direttamente, ma come posso essere me stesso se non so chi sono? Dove posso ritrovarmi e fare la mia conoscenza? Sicuramente in un libro! Uno scrittore che pubblica le sue operre non scrive mai per se stesso, lo fa per qualcuno, chi sceglie il suo libro lo sceglie perché ne è incuriosito, ne è attratto, perché parla la sua lingua e perché in fondo è parte di sè, solo leggendolo si può iniziare a conoscere se stessi, del resto, far parte di una comunità spesso implica il dover cambiare il proprio modo di essere e vedere le cose, adeguarsi a uno stile di vita anche se a volte sbagliato. L’importante, comunque, è non cercare a tutti i costi di essere qualcosa o qualcuno che soltanto apparentemente può aiutarmi nelle avversità della vita, ora sono convinto che soltanto io sono l’alleato di me stesso, tutto il resto esiste fuori di me e vive la sua vita.

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Scrivere d’estate

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