Scrivere d’estate
Qualche giorno fa ho fatto una piacevole passeggiata con un collega scrittore residente nella mia stessa cittadina mentre tornavo verso casa. Durante la chiacchierata sono emerse diverse problematiche comuni che qualunque scrittore costretto ad affrontare la nostra stessa realtà riscontrerebbe ed alcune che ci accomunano tutti, prima tra tutte, il caldo, uno scrittore solitamente non lo fa in piedi e non lo fa per strada e questo ci costringe a fare delle pause a volte anche lunghe per prendere un pò d’aria e combattere il caldo, nemico della creatività e della volontà di continuare a scrivere. Ora capisco meglio il vecchio detto “Aprile dolce dormire” che mi veniva detto a scuola ogni anno. Mi veniva detto che era la vicinanza della chiusura della scuola che metteva nelle condizioni l’alunno, stremato da un intero anno di studio, a sonnecchiare in aula, ma ora credo che quel grado di temperatura in più abbia fato il suo contributo favorendo il “dolce dormire”.
Intanto la mia scrittura continua, l’obbiettivo è pubblicare un libro all’anno, tra gennaio e marzo, salvo cambiamenti di programma. Ora sono a metà stesura del mio prossimo libro, un libro per bambini che porta il titolo provvisorio di Luigi e il corvo bianco, un libro per bambini a cui tengo molto perché dal mio punto di vista i bambini sono tra le cose più importanti nel nostro mondo e dopo Solo quando piove e Peperoni rossi cruschi, l’ultimo ambientato nel territorio di Irsina (MT).
Ho depositato i fardelli d’acqua accanto a me, ma credo che l’acqua a temperatura ambiente non favorisca la scrittura creativa, quindi, esco alla ricerca di un congelatore!