Nelle mani di un cervello elettronico

Si parla, sempre più spesso, di intelligenza artificiale per scrittori (anche di romanzi), ...io quando ne sento parlare rabbrividisco dal terrore. Qualcuno potrebbe pensare che mi preoccupo troppo per qualcosa che non conosco a pieno ma vorrei tanto che questo fosse vero. Siamo già stati testimoni, in diverse occasioni, di quanto l’uso improprio e inconsapevole delle nuove tecnologie ha arrecato danni al genere umano, diventiamo sempre più pigri e sempre più dipendenti da qualcosa che al momento siamo convinti di controllare. Dal mio punto di vista mi sembra di leggere un libro di fantascienza, capisco che l’ausilio delle nuove tecnologie possa aiutare a superare ostacoli che sono pericolosi per un essere umano, aiuta a ridurre i tempi, aiuta in una molteplici funzioni, ma, per quanto riguarda gli scrittori di romanzi, questo davvero non lo tollero. La scrittura è l’unica cosa che ci rende umani, è qualcosa che viene direttamente partorita dalla nostra mente, con delle sfumature che solo una mente umana può concepire, ed è giusto che sia così, pensate se la “Divina commedia” fosse stata scritta con l’intelligenza atificiale, secondo noi, quale messaggio avrebbe dato Dante Alighieri nel suo testo? Per quanto evoluto sia quasiasi software poi alla fine decide sempre lui, con conseguente standardizzazione dei contenuti.

È davvero triste vedere che si scrivono con lintelligenza artificiale post per facebook, lettere di auguri, comunicati stampa e qualsiasi cosa che per anni abbiamo imparato a fare a scula e nella vita quotidiana. Siamo per caso incapaci di farlo? Gli scrittori di romanzi sono così pochi da aver bisogno di implementare la produzione di libri? Basta rispondere a queste e altre piccole domande per capire quanto sia inutile e pericolosa in alcuni campi l’utilizzo delle teconologie errate.

Lasciamo fare all’intelligenza artificiale e tecnologie varie, il lavoro che noi umani non riusciamo a fare a causa dei nostri limiti reali, per tutto il resto diamoci definitivamente un taglio e teniamoci stretta la nostra umanità.

Potrei dire tantissime cose a riguardo ma lo sconforto mi blocca la maggior parte delle parole, spero soltanto in una presa di coscienza da parte di tutti gli utenti di tale tecnologia, con la speranza che si possa vivere un futuro migliore e più umano possibile.

Dimenticavo! Questo testo è stato scritto con l’ausilio di un panino al salame e formaggio.

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